Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro
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Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro

Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro sono due diverse misure a favore delle fasce di popolazione più svantaggiate, per contrastare la povertà e la disoccupazione, promuovendo l’inserimento all’interno del mercato del lavoro.

Più nello specifico, da una parte abbiamo l’Assegno di Inclusione, ovvero un beneficio economico erogato mensilmente sulla Carta di Inclusione per un periodo di 18 mesi, rinnovabile per altri 12, previa sospensione di almeno un mese di erogazione; dall’altra parte, il Supporto per la Formazione e il Lavoro, che è nato per favorire l’integrazione di persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa.

Chi può accedere ad entrambe le misure? Facciamo presente che, a proposito di reintegro nel mondo del lavoro per disoccupati e inoccupati, Howay periodicamente mette a disposizione nel proprio catalogo corsi diverse proposte formative finanziate da Forma.Temp, che rispondono alle esigenze mercato attuale.

Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro: di cosa parliamo

Tra i sussidi più recenti che aiutano le persone a risollevare la propria situazione economica attraverso l’ingresso graduale nel mondo del lavoro, ci sono:

  • Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), che è un sussidio destinato a favorire l'inserimento lavorativo di persone a rischio di esclusione sociale. Per ottenerlo, i beneficiari devono partecipare a percorsi di formazione, riqualificazione professionale, politiche attive del lavoro, progetti utili alla collettività o Servizio Civile Universale. Chi aderisce è tenuto a rispettare gli obblighi di attivazione e ad accettare offerte di lavoro conformi ai criteri stabiliti dalla normativa.
  • L’Assegno di Inclusione (ADI), invece, è una misura di contrasto alla povertà attiva dal 1° gennaio 2024. Rivolto alle fasce deboli, combina sostegno economico e percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa. Il beneficio si compone di due quote: una per l’integrazione del reddito familiare e una per chi vive in affitto con contratto regolarmente registrato.

L’erogazione dell’ADI avviene a partire dal mese successivo alla firma del Patto di Attivazione Digitale (PAD) e viene accreditata sulla Carta di Inclusione (Carta ADI). Il sussidio ha una durata massima di 18 mesi, rinnovabile per periodi successivi di 12 mesi, ma con una sospensione obbligatoria di un mese tra un ciclo e l'altro.

In altre parole, entrambi i sussidi mirano a favorire l’inclusione sociale e lavorativa, ma mentre il SFL è legato esclusivamente alla formazione e all’occupazione, l’ADI fornisce anche un aiuto economico diretto alle famiglie in difficoltà. Facciamo presente che, stando alle disposizioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le misure di supporto sono compatibili fra loro.

I requisiti di accesso all’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro

Benché i sussidi abbiano una destinazione di supporto diversa, come spiegato poco sopra, presentano numerosi requisiti in comune per potervi accedere, che possiamo riassumere come segue: 

  • Risiedere regolarmente in territorio italiano da almeno 5 anni (gli ultimi 2 devono essere continuativi);
  • ISEE non superiore a 10.140€. La stessa soglia di reddito familiare si applica per le famiglie in affitto;
  • Valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000€;​
  • Patrimonio mobiliare non superiore a 6.000€ per un singolo, incrementato in base alla composizione del nucleo familiare (fino a 10.000€) e ulteriormente aumentato per ogni figlio successivo al secondo o in presenza di componenti con disabilità.
  • Per l’ADI: valore del reddito familiare inferiore a una soglia calcolata moltiplicando 6.500€ per il parametro della scala di equivalenza, aumentata a 8.190€ se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone con disabilità grave o non autosufficienti.​
  • Per il SFL: valore del reddito familiare inferiore a 10.140€ annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE
  • Nessun componente del nucleo deve essere intestatario o avere piena disponibilità di autoveicoli immatricolati nei 36 mesi precedenti la richiesta, di cilindrata superiore a 1.600 cc, o motoveicoli oltre 250 cc, salvo quelli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità.​
  • Non possedere navi o imbarcazioni da diporto.

Attenzione: per quanto riguarda l’integrazione al reddito dell’ADI, il valore massimo dell’integrazione per le famiglie residenti in abitazioni in affitto, con contratto registrato, è di 3.640€ (1.950€ per nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave o non autosufficienza).

Per ulteriori requisiti specifici invitiamo a leggere la scheda dedicata a ciascun sussidio, presente sul sito ufficiale dell’ente erogatore.

Come fare richiesta online

Se rispondi ai requisiti indicati in precedenza e desideri accedere ai sussidi, la procedura che devi seguire è la seguente:

  1. Accedi al portale INPS con le credenziali SPID, CIE o CNS, navigando nella sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità” per collegarti alle schede dei rispettivi servizi;
  2. In alternativa puoi rivolgerti ad un CAF o ad altri enti preposti.
  3. Inoltra la richiesta telematica e sottoscrivi il PAD (Patto di Attivazione Digitale) sul sito SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) per confermare la disponibilità a partecipare ai percorsi formativi o di inclusione;
  4. Per quanto riguarda l’ADI, è prevista l’iscrizione ad un Centro per l’Impiego.

Una volta accolta la domanda, l’importo dell’Assegno di Inclusione viene erogato mensilmente sulla Carta di Inclusione (Carta ADI) per un massimo di 18 mesi, con possibilità di rinnovo dopo 1 mese di sospensione. L’importo del SFL, invece, che è stato aumentato a 500€ mensili, viene accreditato direttamente sul conto corrente del richiedente.

Decadenza dei sussidi per la formazione e il lavoro

Ti ricordiamo che secondo la normativa vigente, chi omette di comunicare variazioni del proprio reddito o patrimonio, inclusi quelli derivanti da attività irregolari, è soggetto a sanzioni penali. In particolare, l'omessa comunicazione di tali variazioni è punita con la reclusione da 1 a 3 anni.

Oltre alle sanzioni penali, il beneficiario rischia la decadenza immediata del sussidio e l'obbligo di restituire tutte le somme indebitamente percepite. L'INPS, una volta accertata l'irregolarità, procede alla revoca del beneficio e alla disattivazione della Carta di Inclusione.

Inoltre, i requisiti di cui sopra devono essere presenti per tutta la durata della ricezione dell’importo, avendo cura di comunicare tempestivamente eventuali variazioni. Il SFL non è compatibile con il Reddito di Cittadinanza, la Pensione di Cittadinanza e ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione, che non sia l’ADI.

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